Per giunta, è una medicina
Il potere farmacologico delle sostanze presenti nella cannabis, come il CBD e il THC, sono conosciuti fin dalle origini della civiltà, come attestato nelle farmacopee più antiche del mondo. E nell’ultimo decennio si è assistito a un boom nella ricerca scientifica e la pianta è stata utilizzata nel trattamento di decine di condizioni patologiche, compresi l’epilessia, l’autismo, l’ansia, il dolore, la fibromialgia, malattie neurodegenerative, psichiatriche, gli effetti dei trattamenti contro il cancro, e i segni dell’invecchiamento.
Illustrazione dedicata alla Canapa tratta dall'"Atlante delle piante medicinali in immagini realistiche con brevi note esplicative", del medico e ricercatore tedesco Hermann Adolph Köhler (1834 - 1879).
La nuova ondata della cannabis come farmaco ha acquistato forza poco più di un decennio fa con la scoperta che la pianta è un eccellente inibitore delle convulsioni, compresi i casi di epilessie che non rispondono a nessun altro trattamento. La sostanza protagonista in questo farmaco è il cannabidiolo, o CBD, una molecola presente nella canapa.
Da allora, il CBD ha acquistato visibilità nella cultura non solo nel trattamento di mali neurologici gravi, come anche, in molti paesi, supplemento di benessere, usato perfino da persone sane per rilassare la mente e mantenere l’equilibrio del corpo.
Ma l’uso medicinale della cannabis e della canapa non si limita al CBD. Ci sono molte sostanze attive nella pianta – i cosiddetti cannabinoidi – con grande utilità terapeutica. Compreso il famigerato THC, da sempre visto con sospetto a causa del suo potenziale psicoattivo nella marijuana, ma come si sa oggi è un eccellente farmaco per molte condizioni patologiche, compresa la riduzione dei dolori.
Milioni di pazienti nel mondo possono beneficiare della cannabis nel trattamento di un lungo elenco di malattie e disturbi, come dolori cronici e neuropatie, autismo, disturbi dell’umore e del sonno, gli effetti collaterali dei trattamenti contro il cancro e malattie autoimmuni, l’alzheimer, il parkinson, la sclerosi multipla, l’ansia, la depressione e molto di più. L’uso farmacologico della cannabis conosce una rapida legalizzazione in tutto il mondo. E la canapa, essendo molto più economica della cannabis psicoattiva con THC, ha il grande potenziale di essere un fornitore di cannabinoidi, soprattutto il CBD.
Estratto di CBD o cannabidiolo: l'uso medicinale della sostanza ha effetti positivi rilevanti su pazienti affetti da autismo, sclerosi multipla, dolore neuropatico, cancro, epilessia, morbo di Parkinson e non provoca effetti psicotropi o dipendenza